Dunque, i software di virtualizzazione sono dei programmini che ci permettono di far girare un sistema operativo all’interno di un altro sistema operativo, ad esempio Linux all’interno di Mac OS oppure Windows all’interno di Ubuntu ecc. In pratica, all’interno di una finestra, come se fosse un normale programma, viene eseguito un altro sistema operativo. In questo post voglio affrontare la virtualizzazione di Linux all’interno di Mac OS X. Crearsi una macchina virtuale con Linux può essere un buon metodo per familiarizzare con il sistema operativo del pinguino, soprattutto per chi non è particolarmente esperto e non si vuole arrischiare in partizioni, dual boot e affini, perché non si va ad intaccare minimamente il proprio sistema operativo ma si va ad eseguire un semplice programma. In rete ho trovato un tutorial molto esaustivo e molto chiaro su come installare una macchina virtuale Linux all’interno di Mac OS. Il grande vantaggio della macchina virtuale è che Linux, seppur relegato in una semplice finestra all’interno di un altro sistema operativo, è perfettamente funzionante e possiamo sfruttarlo a pieno, a differenza del LiveCD che non ci permette di apportare modifiche o scaricare nuovi software.
Cubi, trasperenze e stravaganze grafiche
25 02 2009
Oltre a queste ce ne sono molte altre che lascio a voi la curiosità di sperimentare. Ultima nota è che una volta selezionato l’effetto, affinché sia attivo, è necessario riavviare il pc.
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Categorie : desktop
Wine – Eseguire software Windows su Linux
13 02 2009Innanzitutto controlliamo se nella nostra distribuzione è già presente Wine, cercandolo su Applicazioni. Se non ci fosse utilizziamo il gestore pacchetti Synaptic e lo scarichiamo. Una volta che Wine è installato nel nostro sistema operativo possiamo iniziare la procedura. Per prima cosa ci procuriamo il file .exe che ci interessa. Dopodiché molto semplicemente clicchiamo col destro sull’icona del file, selezioniamo “Apri con Wine” e il gioco è fatto.Partirà la procedura guidata di installazione proprio come se ci trovassimo in ambiente windows. Conclusa l’installazione il software windows sarà pronto per l’utilizzo. Lo dovremmo trovare in “Applicazioni –> Wine –> Programmi –> NOME PROGRAMMA. Insomma, semplice ed immediato come se fossimo su windows. L’unica limite è che non tutti i software riescono ad essere eseguiti tramite Wine, in particolare quelli molto complessi. Per quanto mi riguarda
sono riuscito a trovare praticamente tutto il necessario direttamente nei programmi rilasciati per linux ma, per quei pochi applicativi che mi mancavano ho utilizzato questo ottimo software.
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Categorie : installazione software
Installare nuovi software – parte II
10 02 2009Abbiamo visto la facilità di installare nuovi programmi su linux utilizzando il Gestore Pacchetti Synaptic. Già questo probabilmente ci è sufficiente per avere sul nostro pc i più disparati software che ci interessano. Però potrebbe capitare che siamo alla ricerca di uno specifico programma che non è presente nella librearia synaptic. In genere questo accade quando ci interessa un software appena rilasciato e non ancora inserito in questa libreria o se il programma in questione è particolarmente di nicchia.
Anche in questo caso però non è necessario dover ricorrere al terminale, entità inquietante per i non esperti di informatica. Infatti esistono dei pacchetti già compilati che si installano con un doppio clic, come se fosse un comune eseguibile di windows .exe. I pacchetti a cui faccio riferimento sono gli RPM (per le distribuzioni derivanti da Red Hat, come ad esempio Mandriva, Fedora, OpenSuse) e i DEB (invece per tutte quelle distribuzioni derivanti da Debian, come Ubuntu, Kubuntu, Linux Mint).
Per quanto riguarda i pacchetti .deb, la situazione è la stessa: doppio clic sul pacchetto e si avvia l’installazione. Questo è possibile grazie ad un software di nome Gdebi, che solitamente è già presente nella distibuzione e, se stranamente non lo fosse, lo si trova sicuramente nella libreria synaptic. Una volta che ci siamo assicurati di avere questo software, come dicevo prima, basta fare doppio clic sul pacchetto e si avvierà la procedura guidata per l’istallazione. Dove li troviamo questi pacchetti? La risposta è la stessa che ho dato per i pacchetti rpm, la rete è piena di siti che li raccolgono, e anzi, essendo i pacchetti utilizzati da ubuntu, sono anche più diffusi degli rpm.
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Categorie : installazione software
Installare nuovi software – parte I
1 02 2009Commenti : Leave a Comment »
Categorie : installazione software
Note sulle distrubuzioni
28 01 2009Questa precisazione è doverosa anche perché, nonostante la maggior parte delle procedure che spiego sono adatte a qualsiasi distro, per alcune invece si fa riferimento nello specifico a questa o quella distribuzione.
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Categorie : Distribuzioni
Linux su Pendrive – Reloaded
25 01 2009Avviando linux, nel menù iniziale, selezioniamo Boot Live (non persistent). Quindi attendiamo che il sistema operativo sia stato caricato. A questo punto clicchiamo su start (ovvero sul pinguino col pendrive) e selezioniamo Pendrivelinux-> Create persistent loop.
Ora seguiamo le indicazioni che ci vengono man mano date fino a giungere alla finestra in cui ci viene chiesto quando spazio vogliamo dedicare al loop file, che è quello che interessa a noi. Quindi non ci resta che scegliere lo spazio da dargli (ad esempio in un pendrive di 4 GB possiamo dargli 1,5 GB).
Salviamo le impostazioni e riavvamo linux, stavolta con l’opzione di default Persisten Loop ed il gioco è fatto.
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Categorie : pendrive
Linux su Pendrive
18 01 2009Abbiamo visto come avviare linux da CD senza doverlo installare. Come avevo detto è un ottimo modo per prendere confidenza con il nuovo sistema operativo, vedere che in fondo è intuitivo e che per utilizzarlo non serve essere dei programmatori.
Però, il LiveCd ha dei limiti. Non si possono installare nuovi programmi, non vengono salvate le personalizzazioni (siano esse sul desktop o su Firefox) e in generale non possiamo usufruire di molte delle cose che linux ci offre.
Il passo successivo che ho fatto è stato quello di caricare linux su una penna USB. In pratica anche con questa formula noi non andiamo a modificare nulla del nostro computer, in quanto il nuovo sistema operatvo risiede sul pendrive. Anzi, avendolo su penna USB lo possiamo avviare da qualsiasi computer. È come se fosse un LiveCd dove però si possono salvere le modifiche e installare nuovi programmi.
Come fare per avere Linux su pendrive? Una spiegazione esaustiva la possiamo trovare su un sito dedicato proprio a questo www.pendrivelinux.com (n.b. le procedure sono relative a chi utilizza Windows).
Ad ogni modo spiegherò anch’io sinteticamente come fare.
Banalmente il primo passo è procurarsi un pendrive, diciamo dai 2 giga in su.
Passo successivo è scaricare Pendrivelinux.zip (come per il LiveCD esistono diverse distribuzioni di linux su USB, e anche questa volta ne scelgo una tra le tante, con cui mi sono trovato particolarmente bene, ovvero una distro basata su Mandriva).
Ora che abbiamo tutto il necessario estraiamo il contenuto dell’archivio zip nel pendrive. A questo punto avremo difronte diversi file. Cerchiamo il file dal nome makeboo.bat. Questo file è importante perché è grazie a lui che linux sarà avviabile da USB all’accensione del computer. Dunque facciamo doppio clic su makeboot.bat per rendere avviabile l’unità (n.b. in Vista questa operazione deve essere eseguita come amministratore). Se il contenuto del pendrive diventa una cosa del genere…
…allora vuol dire che la procedura è andata a buon fine.
Ora quello da fare è molto simile alla procedura di avvio da LiveCD. Ovvero riavviare il computer ed entrare nel boot menu, in genere premendo Esc o F12(in base al tipo di computer) non appena compaiono le prime scritte sul monitor. A questo punto ci troviamo davanti alla solita schermata:
Quindi selezioniamo Removable Device (o USB device o FDD) e magicamente il nostro pc comincerà a caricare Linux e tempo pochi secondi potremo lavorare sul nuovo sistema operativo.
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Categorie : pendrive
LiveCD
12 01 2009
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